La contrattura al polpaccio

Polpacci doloranti? Probabilmente è solo un risentimento muscolare.

Capita, quando facciamo attività fisica, di avvertire fitte al polpaccio. Il dolore si può poi protrarre per giorni, dandoci la sensazione che si tratti proprio di un’ostinata contrattura del polpaccio.

Ma possiamo esserne certi? Esistono altre patologie che causano dolore al polpaccio?

Sì. La causa non è necessariamente muscolare.

In questo articolo vediamo insieme le principali cause di dolore al polpaccio, come riconoscerle e come curare la contrattura al polpaccio.

Contrattura al polpaccio

Qui di seguito ti presentiamo contrattura al polpaccio:

I tipi di dolore al polpaccio

I-tipi-di-dolore-al-polpaccio

In base alla causa che lo genera, possiamo avere due tipi di dolore al polpaccio:

  • Dolore muscolare, causato generalmente da uno sforzo intenso
  • Dolore non muscolare, dovuto a problemi nervosi, malattie arteriose, traumi o altro.

Cause muscolari

Sono le più frequenti e riguardano di solito giovani e atleti.

Le lesioni vanno dal semplice crampo allo strappo muscolare. Possono essere delle lesioni acute (che si verificano improvvisamente) oppure croniche (da uso eccessivo).

Entrambi i tipi di lesione sono più comuni negli sport che richiedono scatti rapidi e potenti sulle gambe, come il calcio, la corsa, il tennis.

  • Crampo muscolare al polpaccio

Il crampo al polpaccio non è altro che uno spasmo muscolare, una contrazione improvvisa e involontaria del muscolo gastrocnemio.

Possono essere anche piuttosto dolorosi e costringerci a cambiare più volte posizione per cercare di fermarli. La contrazione muscolare può essere apprezzabile al tatto come un nodo.

Le cause possono essere diverse, anche se è difficile determinarle con precisione:

  • Affaticamento muscolare dopo allenamento
  • Alcuni farmaci, come delle benzodiazepine, il naprossene, li zolpidem
  • Malattia renale o epatica, che conducono a squilibri elettrolitici (principalmente il potassio)

UN PROBLEMA… NOTTURNO

Gran parte delle persone che soffrono di crampi ai polpacci riportano di averli soprattutto di notte. Ogni episodio può durare anche 10 minuti e il polpaccio potrebbe essere dolente e affaticato il giorno seguente.

  • Strappo muscolare del gastrocnemio

In questo caso le cose si complicano.

Lo strappo si verifica quando c’è un sovraccarico improvviso del tessuto muscolare che causa una lesione di un gruppo di fibre muscolari del polpaccio.

Si verifica per lo più durante lo sport, specie quelli che richiedono salti e scatti contro resistenza.

Solitamente ci si accorge subito dello strappo al polpaccio: si sente come un “TAC!” e si avverte un dolore lacerante.

Il dolore può essere così intenso che può impedire di camminare nei giorni seguenti.

Talvolta, si possono sviluppare lividi e tumefazioni al polpaccio.

  • Contusione

La contusione è quello che chiamiamo livido.

Si tratta di un piccolo stravaso di sangue sottopelle, dovuto a vasi sanguigni che si sono rotti.

Come si rompono? In seguito a trauma. Può essere una caduta, un colpo di tacco subito giocando a calcio e chi più ne ha più ne metta.

Tende a risolversi spontaneamente.

  • Contrattura muscolare del soleo

Il soleo è uno dei muscoli del polpaccio. Ha il compito di sollevare il tallone da terra durante la corsa e la camminata.

A volte può essere sforzato eccessivamente durante l’attività fisica.

È raro che una contrattura del soleo si manifesti subito con dolore. Di solito te ne accorgerai durante il riposo e il recupero completo può essere molto lento.

Tuttavia, la risoluzione è spontanea.

  • Rottura muscolare plantare

Come dice il nome stesso, si tratta della rottura del muscolo plantare.

Si può verificare quando molto peso viene a gravare sulla caviglia mentre il ginocchio è esteso: questo va a stirare eccessivamente il muscolo plantare che può rompersi.

Il sintomo principale è il dolore, localizzato a piede e polpaccio.

Fortunatamente, anche questa lesione tende a guarire da sola.


Contrattura al polpaccio: altre cause

Non ci sono solo le lesioni muscolari!

Il dolore al polpaccio può manifestarsi anche a seguito di altre patologie. Si tratta per lo più di problemi di natura articolare, nervosa o vascolare.

  • Tendinite di achille

Il tendine di Achille è quel grosso tendine che collega il polpaccio al tallone.

Il tendine può irritarsi e infiammarsi, andando incontro a tendinite.

Si manifesta con rigidità, dolore bruciante nella parte posteriore della gamba, dolore al polpaccio.

  • Trombosi

Il dolore al polpaccio può dipendere da una trombosi venosa profonda che si verifica nella gamba.

Un trombo altro non è che un coagulo di sangue – come la crosticina delle ferite, per interderci – che si forma nelle vene e può andare a ostruirle.

L’occlusione può scatenare gonfiore del muscolo dolente e arrossamento al polpaccio.

  • Cisti di Baker

NON è una cisti, anche se vi somiglia.

Si tratta di una raccolta di fluido nella parte posteriore del ginocchio, di riscontro piuttosto comune nelle persone che hanno un’artrite.

A volte la cisti di Baker può rompersi e il liquido stravasa nella zona del polpaccio.

In questi casi si possono manifestare dolore e gonfiore al polpaccio.

  • Intrappolamento nervoso

Quando un nervo viene schiacciato dai tessuti circostanti può dare dolore, formicolio e intorpidimento.

Il nervo più soggetto a intrappolamento nella gamba è il nervo popliteo.

  • Tendinite poplitea

Il tendine popliteo è quello che circonda tutto il ginocchio.

Un’infiammazione del tendine popliteo si può avvertire come un dolore che sale dalla parte alta del polpaccio e si percepisce anche nella zona posteriore del ginocchio.

  • Intrappolamento dell’arteria poplitea

Anche le arterie possono essere intrappolate!

Questo accade nella gamba quando il muscolo gastrocnemio preme sull’arteria poplitea, quella che irrora gran parte della parte posteriore di gamba e ginocchio.

La riduzione del flusso sanguigno dell’arteria poplitea potrà dare dolore e contrattura del polpaccio.

  • Patologia arteriosa periferica (claudicatio)

Una riduzione cronica del flusso arterioso alle gambe per una malattia delle arterie periferiche, può portare a un noto fenomeno detto claudicatio intermittens.

Significa andatura intermittente. Il soggetto riesce a camminare normalmente per brevi tratti, poi zoppica per il dolore causato dall’arteria bloccata che non riesce a rifornire bene il muscolo di ossigeno e nutrienti.

La claudicatio non dà solo dolore al polpaccio: può manifestarsi anche al livello di gluteo, anca e coscia.

  • Frattura ossea della gamba

Una frattura di tibia o perone potrebbe essere la causa di un dolore al polpaccio.

È facile riconoscerla: se abbiamo subito un trauma, una caduta, un incidente e poi abbiamo dolore, gonfiore e lividi al polpaccio, è possibile che il problema sia osseo.

In questo caso bisogna rivolgersi subito a un medico, che potrà dirci se abbiamo bisogno di un intervento chirurgico.

  • Infezioni ossee

L’infezione delle ossa è chiamata osteomielite.

È un evento piuttosto raro, perché è difficile che i batteri si diffondano dentro l’osso, che è una struttura difficilmente penetrabile, quando è integra.

Le osteomieliti seguono solitamente infortuni o fratture.

A dolore e gonfiore, in caso di osteomielite possiamo avere anche la febbre.

ATTENZIONE

Vale per ogni condizione: se il dolore si accompagna a rossore e gonfiore, senti la zona calda al tatto e ti viene la febbre, siamo praticamente certi che si tratti di un processo infettivo.


Quando è il caso di vedere un medico?

Come hai visto, le cause di dolore e contrattura al polpaccio sono UNA MAREA!

Quando siamo certi dell’origine muscolare del dolore – ad esempio, siamo caduti per un dolore improvviso al polpaccio saltando la corda – possiamo stare relativamente tranquilli e aspettare che il problema si risolva da solo.

Quando però si manifestano questi sintomi, bisognerebbe contattare un medico:

  • Impossibilità a camminare
  • Deformità nella parte anteriore della gamba
  • Segni di infezione, come febbre, rossore e calore
  • Dolore al polpaccio che persiste oltre una settimana
  • Altri sintomi insoliti 

Contrattura muscolare al polpaccio: diagnosi

Come per gran parte delle patologie, la diagnosi di contrattura muscolare al polpaccio si articola in quattro tappe: anamnesi, esame obiettivo, esami del sangue e tecniche di imaging.

  • Anamnesi

Il medico chiede notizie sulla storia clinica del paziente e sullo specifico dolore al polpaccio.

Le informazioni importanti riguardano il tipo di dolore, quando è insorto e come si è modificato nel tempo.

  • Esame obiettivo

Il medico osserverà il tuo polpaccio per cercare eventuali gonfiori o lividi.

Poi passerà alla palpazione, per valutare la temperatura della zona, l’indurimento del polpaccio e quanto sei in grado di muovere gamba e piede.

Esiste un test speciale per la valutazione della rottura del tendine di Achille, chiamato test di Thompson.

Il paziente va posizionato sdraiato a faccia in giù. Il medico “pizzica il polpaccio”: in condizioni normali un riflesso fa estendere il piede e portare il tallone verso il polpaccio.

Se il tendine di Achille è rotto, la manovra non evocherà nessun movimento automatico del piede.

  • Esami del sangue

Esistono alcuni valori degli esami del sangue che possiamo ritrovare in alcune situazioni particolari:

  • I D-dimeri: utili per diagnosticare trombi o embolie
    • VES e PCR: quando sono alte, indicano che c’è un processo infiammatorio in corso
  • Imaging

Ci sono diverse tecniche utili a comprendere la reale entità di una lesione al polpaccio.

  • Radiografia: può evidenziare lesioni ossee, della caviglia, del ginocchio e problemi articolari in generale
    • Ecografia: valuta eventuali cisti, lesioni dei tendini, strappi muscolari, versamenti di liquido
    • Risonanza magnetica: evidenzia con maggior accuratezza quello che vede l’ecografia
    • Ecodoppler arti inferiori: se il medico sospetta una patologia vascolare

Come curare la contrattura al polpaccio?

Come-curare-la-contrattura-al-polpaccio

Anche il trattamento per il dolore al polpaccio varia in base alla causa. Esistono numerosi rimedi per le contratture.

Generalmente le principali soluzioni terapeutiche sono:

  • Riposo

Come abbiamo già visto, gran parte dei problemi al polpaccio si risolvono spontaneamente.

Però è chiaro che non guariranno se il polpaccio continua a essere stressato!

Per cui, riposo. Tanto riposo.

Se il dolore è molto intenso, valuta di usare uno stivale da passeggio che possa mantenere dritta la gamba. Puoi anche usare delle stampelle per accelerare il recupero.

  • Alterna caldo e freddo

Impacchi di ghiaccio alternati all’applicazione topica di calore è un trattamento utile a ogni dolore di tipo muscolare.

Lo sbalzo termico migliora la circolazione muscolare e, di conseguenza, le capacità rigenerative di tendini e muscoli.

CONSIGLIO

Tieni l’impacco freddo per una ventina di minuti, poi quello caldo per altri 20 minuti.

  • Stretching

L’allungamento muscolare è utile sia a ridurre il dolore sia a prevenire le lesioni, quando fatto con regolarità.

È importante usare una giusta tecnica di stretching, se non vuoi peggiorare la situazione. Per questo, ti consiglio di farti insegnare come fare da un ortopedico o un fisioterapista esperto.

Inoltre, è meglio evitare lo stretching se si ha uno strappo o stiramento al polpaccio, o comunque una lesione grave come la rottura di un tendine: la trazione potrebbe aggravare il danno!

  • Fisioterapia

È una parte importantissima della terapia contro il dolore al polpaccio e per tantissime altre affezioni d’interesse ortopedico.

Rivolgiti a un fisioterapista.

Le tecniche usate sono diverse, non sono invasive e aiutano a riacquistare mobilità e forza nel più breve tempo possibile.

  • Farmaci

Infine i farmaci, che cerchiamo sempre di lasciare come ultima spiaggia. A volte, però, diventano necessari.

I più usati sono certamente gli antinfiammatori non steroidei (FANS), utilissimi nel placare la sensazione dolorosa da infiammazione, muscolare o articolare. Esistono molte creme antinfiammatorie.

Nei casi più gravi vengono anche usati i corticosteroidi.

Tra gli antinfiammatori naturali, potresti provare l’olio di fegato di merluzzo, ricco di Omega 3.

Se il problema risiede in un problema tromboembolico, è importante intraprendere una terapia antiaggregante/anticoagulante.


Prevenzione

La prima linea di una terapia efficace è una buona prevenzione.

Me lo dicevano all’università ed è effettivamente così. È difficile agire quando non si ha dolore ma sarebbe la cosa migliore.

Per prevenire crampi e contratture muscolari al polpaccio, puoi seguire queste “regolette” di prevenzione:

  • Fai sempre riscaldamento prima di fare sport (basta una corsetta sul posto)
  • Pratica un defaticamento lento alla fine dell’allenamento
  • Bevi: un’ottima idratazione è essenziale
  • Se hai qualche carenza elettrolitica, prova ad assumere integratori con calcio, potassio e magnesio, utili a ridurre i crampi al polpaccio
  • Pratica uno stile di vita sano, smetti di fumare, cerca di dimagrire e sottoponiti a controlli medici regolari: in questo modo potrai ridurre il rischio di patologie vascolari alla base del dolore al polpaccio

Fonti: