Differenza tra anoressia e bulimia

Anoressia nervosa e bulimia nervosa sono due patologie molto complesse che rientrano nella categoria dei cosiddetti disturbi del comportamento alimentare

Con effetti devastanti per il corpo e per la mente, nell’ultimo ventennio sono diventate un vero e proprio patema in tutti i paesi del mondo, non solo in quelli sviluppati ma anche sottosviluppati e in via di sviluppo.

Se non curate in tempo, queste patologie possono essere anche fatali.

In questo articolo, approfondiremo nel dettaglio queste due malattie analizzandone le tipologie, le manifestazioni e i sintomi.

Partiamo proprio dal capire qual è la differenza tra anoressia e bulimia.

Jessica

La parola dell’esperto Jessica Dovicchi:

La sfera dei disturbi nel comportamento alimentare (DCA) sta prendendo sempre più campo nella nostra società. Sono sempre di più i casi che si manifestano già in età infantile e adolescenziale.

Anoressia nervosa e bulimia non sono gli unici esempi di DCA che ci troviamo ad affrontare, ma per entrambi gioca un ruolo importante la psiche. Le terapie di cura, infatti, prevedono un lavoro in team di esperti della nutrizione e psicologi per risolvere la problematica alla radice ed evitare ricadute.

Anoressia nervosa e bulimia sono disturbi del comportamento alimentare (DCA) molto diversi tra loro. Presentano però alcuni tratti in comune e questo fà si che spesso vengano confusi.

Per entrambi gioca un ruolo molto importante la sfera psicologica e una dieta scorretta. Ecco che sia la Bulimia che l’Anoressia nervosa condividono:

  • un cattivo rapporto col cibo, con la bilancia, con lo specchio (forte disforia);
  • la paura di ingrassare;
  • alterazioni della percezione di sé.

Sebbene in realtà siano due condizioni molto complesse, le possiamo schematizzare come segue:

  • l’anoressia nervosa (AN) è caratterizzata da una forte restrizione calorica;
  • la bulimia alterna episodi di grandi abbuffate (binge eating) a meccanismi compensatori. Vomito autoindotto, uso di lassativi, esercizio fisico intenso sono tra i più frequenti.

Mentre una persona affetta da anoressia nervosa ha un forte controllo su ciò che ingerisce, (o meglio, pensa di averlo) ed è spesso determinata, con alti obiettivi nella scala sociale; una persona bulimica si sente impotente e fragile ed è afflitta da un forte senso di colpa per l’incapacità di gestire il suo rapporto col cibo.

Entrambe queste due condizioni devono essere gestite da un team di esperti specializzati nella cura dei disturbi del comportamento alimentare. E non devono essere sottovalutate!

Anoressia vs bulimia: perché sono così diverse?

Anoressia e bulimia sono manifestazioni dei cosiddetti disturbi alimentari. Si tratta di due patologie molto gravi che se non curate o prese in tempo, possono portare persino alla morte.

Quali sono le differenze tra queste due malattie? E soprattutto, quali sono i sintomi e la cura?

Partiamo dal presupposto che sia l’anoressia nervosa che la bulimia nervosa hanno una comune matrice psicologica.

Chi ne soffre, riscontrerà un grave disagio non soltanto fisico ma anche psichico. 

Ma procediamo con ordine.

L’anoressia nervosa consiste in una repentina perdita di peso che segue all’attuazione di una restrizione calorica.

Il soggetto anoressico temendo di ingrassare, inizia a ridurre drasticamente i pasti giornalieri limitando e in taluni casi addirittura eliminando, la quota calorica necessaria al proprio fabbisogno corporeo. 

Le persone che soffrono di anoressia nervosa hanno un unico pensiero: controllare la fame e il peso.

Il rovescio della medaglia è rappresentato dalla bulimia

La bulimia nervosa porta il soggetto che ne soffre ad abbuffate compulsive di cibo che, in taluni casi possono, essere smaltite attraverso metodi di compensazione come il vomito autoindotto, eccessiva attività fisica o anche il digiuno.

Cosa analoga accade anche nei soggetti che soffrono di anoressia nervosa. 

I soggetti bulimici, come quelli anoressici, hanno una grande paura: quella di ingrassare.

Mentre i pazienti anoressici tendono a controllare il peso corporeo digiunando o limitando al massimo l’introito calorico, i soggetti bulimici, affetti da sensi di colpa, dopo le abbuffate compulsive ricorrono nella maggioranza dei casi al vomito autoindotto.

Sia nei soggetti anoressici che in quelli bulimici, predomina la dismorfofobia cioè un’immagine distorta di sé stessi: l’anoressico e il bulimico tendono a vedersi diversi fisicamente da ciò che sono in realtà.

Ma vediamo più nel dettaglio quali sono le differenze tra anoressia nervosa e bulimia nervosa.

Il soggetto bulimico è protagonista di abbuffate a cui seguono condotte di eliminazione attraverso vomito autoindotto, diuretici o lassativi, o senza condotte di eliminazione per mezzo, per esempio, di intensa attività fisica. 

Il paziente anoressico, invece, tende a non ingerire alcun tipo di alimento, arrivando talvolta a sputare anche la propria saliva.

La bulimia si classifica come un disturbo egodistonico che genera pensieri ed emozioni vissute come stati di profondo malessere emozionale con sintomi percepiti come estranei e fastidiosi. 

Al contrario, il paziente anoressico non percepisce il pericolo né considera la propria condizione come patologica, anzi, è portato a vivere positivamente la fase di calo di peso ponderale non percependo il pericolo ed escludendo aiuti esterni.

Altra differenza. Il paziente bulimico generalmente non registra grosse variazioni di peso a differenza di quello anoressico che tende invece a perdere peso a vista d’occhio.


Quali sono le manifestazioni e sintomi?

Anoressia nervosa e bulimia nervosa presentano specifici sintomi che possono essere un campanello d’allarme da non sottovalutare. 

Scopriamoli insieme.

Anoressia

anoressia
Anoressia

Il termine anoressia deriva dal greco, an e oréxis che vuol dire letteralmente senza appetito. L’aggettivo ‘nervosa’ si riferisce invece alla natura funzionale di questa patologia. 

Il paziente che soffre di anoressia nervosa sviluppa un controllo ossessivo sullo stimolo della fame, che paradossalmente, non si riduce ma si moltiplica a seguito delle restrizioni alimentari. 

Quali sono segni e sintomi dell’anoressia nervosa

È innanzitutto necessario fare una importante distinzione tra sintomi psicologici/emotivi e quelli fisici

Nella prima categoria rientrano:

  • Restrizione alimentare
  • Perdita di peso repentina
  • Controllo ossessivo delle calorie ingerite
  • Intensa attività fisica quotidiana
  • Dismorfofobia e quindi alterata percezione del proprio aspetto fisico
  • Bassa autostima
  • Comportamenti ossessivo-compulsivi
  • Deficit di attenzione

Tra i sintomi fisici rientrano invece:

  • Bradicardia e cioè decelerazione del battito cardiaco
  • Diminuzione della pressione arteriosa
  • Amenorrea e cioè assenza del ciclo mestruale
  • Stanchezza
  • Vertigini e mal di testa
  • Arti inferiori e superiori dolenti
  • Mani e piedi freddi
  • Capelli e unghie fragili
  • Anemia
  • Scompenso elettrolitico
  • Problemi gastrointestinali
  • Varie disfunzioni ormonali

Questi sintomi sopra elencati non devono essere sottovalutati in alcun modo. 

L’anoressia nervosa provoca alterazioni gravi al nostro organismo che a un certo punto smette di funzionare come dovrebbe portando il paziente alla morte.


Come accorgersi se un soggetto è anoressico

Chi soffre di questa terribile patologia, è portato a compiere gesti e comportamenti rituali che sono un importante campanello d’allarme.

Generalmente, il paziente anoressico si sottopone a eccessive sedute di attività fisica, concentrandosi soprattutto sull’utilizzo di attrezzi che portano a un dimagrimento se ripetuti nel tempo ( cyclette, ellittica, tapis roulant).

Il paziente anoressico, inventerà poi scuse per evitare di mangiare in compagnia o saltare i pasti che diventano un momento traumatico.

Chi soffre di anoressia è solito poi mettere in atto pratiche rituali per sembrare ‘sano’ agli occhi di chi lo circonda, per esempio tagliuzzando il cibo in tanti pezzettini senza mai portare la forchetta alla bocca.

Bulimia

bulimia
Bulimia

Per quanto riguarda invece la bulimia nervosa, anche per questa patologia ci sono alcuni sintomi importanti da tenere sott’occhio:

  • Eccessiva preoccupazione per la magrezza
  • Abbuffate compulsive
  • Vomito autoindotto
  • Intensa attività fisica
  • Uso spropositato di lassativi
  • Utilizzo spropositato di diuretici

Un paziente bulimico tende a mangiare più del normale assumendo talvolta quantità di cibo spropositate rispetto al proprio fabbisogno calorico, mischiando, inoltre, alimenti diversi contemporaneamente ( dolce e salato insieme, per esempio).


Quali sono le cause di questi disturbi alimentari?

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Disturbi alimentari

Anoressia e bulimia sono patologie molto complesse che comportano disagi non solo fisici ma anche emotivi. 

Le cause che generano disturbi alimentari possono essere numerose e diverse e si possono raggruppare in tre grandi macro-categorie:


Genetiche

Il fattore genetico ha un peso rilevante nei soggetti che si ammalano di anoressia nervosa e bulimia nervosa.

Recenti ricerche hanno rilevato che il fattore genetico incide per il 50% sul rischio di sviluppare questi disturbi del comportamento alimentare

Uno studio condotto in Veneto, a seguito di una collaborazione tra Università e Regione, ha permesso la costituzione di una Biobanca per i disturbi alimentari, con l’obiettivo specifico di studiare i fattori genetici che predispongono alla contrazione di queste patologie. 

I risultati hanno portato a una conclusione rilevante.

Dopo il prelievo di Dna in più di 800 pazienti, si è arrivati alla conclusione che i soggetti che soffrono di anoressia nervosa e bulimia nervosa presentano la variante del Gene COMT (Catecol-o-metiltransferasi) che ha un ruolo determinante nello sviluppo di atteggiamenti che ostacolano il trattamento di queste patologie nelle fasi più acute. 


Benessere emotivo

Chi soffre di anoressia e bulimia nervosa deve fare i conti con una sfera emozionale che risulterà fortemente alterata.  

Psicologi e psichiatri, parlano del cosiddetto abuso emotivo che si verifica nei pazienti che cadono nel tunnel dei disturbi del comportamento alimentare.

Con questa espressione, si fa riferimento ad esperienze traumatiche, manipolazione psicologica, disturbi emotivi, che contribuiscono a far ammalare un soggetto che nasce sano.  

Le persone anoressiche e bulimiche tendono a vivere in un mondo irreale costruito dalla loro mente, nel quale nessuno può arrecare loro dolore e sofferenza.

Questi disturbi del comportamento alimentare mettono a dura prova l’integrità mentale di chi purtroppo soffre di queste patologie debilitanti non solo a livello fisico ma anche e soprattutto psicologico.


Pressioni sociali

Le pressioni sociali sono la causa principale dello sviluppo dei disturbi del comportamento alimentare.

Il concetto del bello e del magro o più in generale, della perfezione fisica, porta giovani donne e uomini a cadere nel baratro di queste debilitanti patologie. 

Avere il corpo di una modella, poter entrare in una taglia 40, sono preconcetti stabiliti da mode e tendenze che hanno un influsso negativo su giovani adolescenti che si sentono sempre più a disagio in un corpo che allo specchio appare pieno di difetti e imperfezioni.

Problemi di peso e apparenza sono tra le cause principali che consentono di cadere nella spirale dell’anoressia nervosa e della bulimia nervosa.


Come vengono diagnosticati i disturbi alimentari?

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Criteri diagnostici

Diagnosticare disturbi alimentari come la bulimia nervosa e l’anoressia nervosa non è affatto semplice.

Vi sono, tuttavia, alcuni comportamenti rituali che possono aiutare i genitori, parenti o personale sanitario a identificare atteggiamenti tipici di chi sta per cadere nel baratro dei disturbi del comportamento alimentare.

L’identificazione precoce di queste due patologie è importante perché una cura repentina può salvare la vita. 

Chi fa una diagnosi di disturbi del comportamento alimentare sono chiaramente specialisti sanitari come medici di medicina generale, gastroenterologi, psichiatri, dietisti, nutrizionisti o psicologi. Queste sono le uniche figure sanitarie preparate a individuare e affrontare adeguatamente sintomi e conseguenze generate da queste due patologie invalidanti.


Criteri diagnostici

Come riconoscere una persona anoressica o bulimica?

Generalmente i pazienti che soffrono di disturbi del comportamento alimentare tendono, nella maggior parte dei casi, a sottoporsi a diete particolarmente restrittive, ad intensa attività fisica, a fare abuso di lassativi, diuretici o comportamenti di compensazione come vomito autoindotto.

Anche alcuni segnali fisici possono aiutare nell’individuazione, si spera precoce, di questa patologia.

Per esempio, i soggetti bulimici avranno unghie e denti fragili ma anche le nocche delle mani screpolate a causa delle dita che vengono introdotte nella gola.


Quali sono le opzioni di trattamento disponibili?

Curare i disturbi del comportamento alimentare è possibile purché siano presi in tempo.

Nulla deve essere lasciato al caso.

Se ci si accorge di essere a contatto con una persona che soffre di anoressia e bulimia nervosa, è necessario rivolgersi immediatamente a medici specialisti che sapranno come affrontare le malattie in questione cercando di salvare la vita al paziente.

Per uscire dal tunnel dei disturbi alimentari ci sono diverse strade:

  1. Farmaci

Un soggetto che soffre di anoressia nervosa e bulimia nervosa può, perlomeno nella fase iniziale, avere necessità di sottoporsi ad una cura farmacologica che nella maggior parte dei casi prevede farmaci necessari a ristabilire l’equilibrio elettrolitico che risulta, nei soggetti che soffrono di queste patologie, fortemente compromesso.

I medici potranno prescrivere integratori o medicinali specifici per stabilizzare alcuni valori che risulteranno sicuramente scompensati.

  1. Terapie

Anche la terapia, non soltanto quella farmacologica ma anche e soprattutto quella psicologica, può essere un valido supporto per i pazienti che soffrono di anoressia e bulimia nervosa.

Chi cade nel baratro di queste invalidanti patologie, necessita, nella maggior parte dei casi, di essere controllato da un equipe medica specialistica che includa non soltanto medici di medicina generale ma anche gastroenterologi, dietisti, psicologi o psichiatri.

In linea generale, i pazienti che soffrono di anoressia e bulimia nervosa potrebbero aver bisogno di una cura con farmaci antidepressivi o stabilizzanti dell’umore.

  1. Ambulatorio vs ricovero

Se ci si accorge immediatamente che una persona a noi vicina soffre di disturbi del comportamento alimentare, è possibile che il problema sia risolvibile affidandosi anche al proprio medico di fiducia che saprà indirizzare ad uno specialista specifico del settore.

Talvolta, però, l’attuazione di un piano alimentare sano ed equilibrato e la somministrazione di farmaci a casa, può non essere un’alternativa sufficiente.

In alcuni casi, quelli più gravi, è possibile che i pazienti che soffrono di anoressia e bulimia necessitino di un ricovero ospedaliero o in cliniche per i disturbi del comportamento alimentare.

In queste strutture, che nascono proprio con l’obiettivo di riprendere soggetti anoressici e bulimici, si attuano non soltanto terapie farmacologiche ma anche psicologiche.

Solo quando i sanitari riterranno che il paziente non sia più in pericolo di vita, il soggetto in questione potrà tornare a condurre una vita normale e fuori dalla struttura ospedaliera.

In una clinica, rispetto ad un ambulatorio, il paziente bulimico o anoressico è sicuramente più controllato.

 


Ci sono possibili complicazioni?

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Possibili complicazioni

Anoressia nervosa e bulimia nervosa sono due patologie davvero pericolose che possono portare alla morte di chi ne soffre.  

I disturbi del comportamento alimentare danno vita a patologie piuttosto serie che possono essere anche fatali.

  1. Anoressia

Per quanto riguarda l’anoressia nervosa, un paziente che soffre di questo disturbo alimentare deve fare i conti con problemi fisici piuttosto seri.

La malnutrizione, per esempio, genera ulcere intestinali ma anche danni permanenti all’apparato digerente oltre che:

  • Disidratazione e danneggiamento dei denti
  • Problemi cardiaci
  • Problemi al fegato e reni
  • Deficit di attenzione
  • Problemi al sistema nervoso
  • Difficoltà di memorizzazione e concentrazione

Ma anche fratture, problemi al sistema osseo, emorragie interne e problemi ormonali.

Pure le conseguenze psicologiche non sono da sottovalutare: 

  • Senso di vergogna e senso di colpa
  • Bassa autostima
  • Sbalzi d’umore
  • Sviluppo di atteggiamenti ossessivo compulsivi
  • Propensione al perfezionismo
  1. Bulimia

Anche il soggetto bulimico come quello anoressico, può sviluppare patologie invalidanti e fatali.

Quali sono le conseguenze della bulimia nervosa? 

  • Costante fluttuazione del peso corporeo
  • Importanti squilibri elettrolitici
  • Problemi cardiaci
  • Arresti cardiaci
  • Morte 
  • Rottura di vasi sanguigni 
  • Ghiandole ingrossate sotto la mascella 
  • Danni ai denti 
  • Disidratazione
  • Infiammazione dell’esofago
  • Reflusso gastroesofageo 
  • Infertilità

Fonti:

Cosa sono anoressia e bulimia: https://www.unobravo.com/post/anoressia-e-bulimia-due-facce-della-stessa-medaglia

Anoressia: sintomi e cura: https://www.auxologico.it/malattia/anoressia

Bulimia: sintomi e cura: https://www.ipsico.it/sintomi-cura/bulimia-nervosa/