Il dolore intercostale

Fammi indovinare.

Hai sentito dei dolori al petto improvvisi e hai deciso di correre a cercare online per vedere se sei in pericolo di vita. Ci ho preso?

Scherzi a parte, i dolori al petto possono anche essere il segnale di una patologia grave, però la maggior parte delle volte si tratta di semplici dolori intercostali.

Cos’è il dolore intercostale? Quali sono i sintomi tipici? Da cosa dipende?

Cerchiamo di dare risposta a tutti i tuoi dubbi in questo articolo!

Dolore intercostale

Nevralgia intercostale: che cos’è?

Nevralgia-intercostale

Il dolore intercostale è un dolore localizzato a livello del torace, negli spazi tra le coste (da cui il nome).

Facciamo subito una precisazione: un dolore intercostale sporadico può essere del tutto casuale. Non deve per forza essere correlato con una patologia della gabbia toracica!

Si sa, a volte capitano dei dolorini che vanno via come sono arrivati, senza che incidano in nessun modo sul nostro stato di salute: potrebbe essere questo il caso.

Tuttavia, a volte il dolore intercostale può farsi ricorrente o persistente.

In questi casi, dopo aver fatto tutti gli esami volti a escludere altre patologie, si parla di nevralgia intercostale.

La nevralgia intercostale è un dolore neuropatico che colpisce i nervi intercostali, i quali originano dal midollo spinale e decorrono sotto alle coste, parallelamente a esse.

Nevralgia intercostale: i sintomi

Il sintomo cardine della nevralgia intercostale è il dolore.

Questo si può presentare in varie zone del torace:

  • Dolore al petto centrale
  • Dolori allo sterno
  • Intorno alle costole
  • Dolori in zona laterale e ascellare
  • Dolore posteriore

Il dolore intercostale può essere accompagnato da altri sintomi, che è importante comunicare al medico per fornire un quadro completo della condizione:

  • Sensazione di pressione
  • Intorpidimento
  • Difficoltà di movimento dell’articolazione
  • Formicolio

Il dolore intercostale può aumentare durante la respirazione o comparire quando si compiono determinati movimenti.

Ancora, può essere esacerbato dalle risate, dai colpi di tosse o dagli starnuti.

Infine, alcune persone sperimentano un dolore riferito, cioè un dolore che è percepito in un punto diverso rispetto alla sua origine reale (la gabbia toracica).

Si può soffrire quindi di dolori muscolari alla scapola, oppure al bacino, che hanno però la loro causa in una nevralgia intercostale.

Esiste infine un tipo particolare di nevralgia intercostale, che è quella causata dal virus della varicella zoster. Si chiama nevralgia post-erpetica.

Colloquialmente chiamata “fuoco di Sant’Antonio”, questa patologia si manifesta, oltre che col dolore, con un eritema della zona colpita, intenso prurito e pelle ipersensibile, anche allo sfregamento con i vestiti.

Come distinguere il dolore intercostale dal dolore cardiaco?

Succede a tutti. Appena sentiamo un dolore al petto, specie se a sinistra, pensiamo subito a una patologia cardiaca.

Voglio tranquillizzarti: il dolore cardiaco classico – quello da infarto, per intenderci – ha caratteristiche molto peculiari ed è difficile da confondere con un dolore intercostale!

I dolori al cuore si manifestano come un peso al petto, una sensazione di costrizione toracica diffusa.

Il dolore intercostale è invece ben definito, puntorio, secco. Ai medici s’insegna che i pazienti indicano il dolore intercostale “con il dito” e il dolore cardiaco “muovendo la mano”, proprio a testimoniare come il secondo sia mal localizzabile.

Altre caratteristiche del dolore cardiaco sono:

  • Intensità superiore
  • Localizzazione diffusa
  • Irradiazione al braccio e alla spalla sinistra, al collo, alla mandibola e anche alla parte destra del torace
  • Altri sintomi di accompagnamento, come sudorazione fredda, tremori e sensazione di svenimento

ATTENZIONE

In persone predisposte, percepire un dolore intercostale può scatenare anche attacchi di panico. In questi casi bisogna cercare di calmarsi e ricordare come il dolore cardiaco è molto diverso da quello intercostale.

Cosa causa il dolore intercostale?

La nevralgia intercostale è causata da una irritazione, compressione o infiammazione del nervo intercostale.

Di conseguenza, tutta la zona innervata dal nervo intercostale irritato sarà più sensibile al tatto e dolorante.

Ma cos’è che scatena questa infiammazione?

Le cause possono essere molteplici:

  • Trauma al petto con frattura di una costa
  • Alcune infezioni virali, tra cui il già citato Herpes Zoster, virus della varicella
  • Compressione nervosa da intrappolamento
  • Sindrome di Tietze, che causa gonfiore della cartilagine intorno alle coste e dolore toracico
  • Procedure chirurgiche con apertura del torace

A volte, la causa di dolore intercostale non risiede in una nevralgia, bensì in un problema muscolare.

Strappi muscolari o, più banalmente, dei muscoli infiammati a causa di posture sbagliate o esercizio fisico eccessivo, possono causare un dolore toracico molto simile.

In questo caso la terapia è totalmente diversa: bisogna regolare la dose di attività fisica giornaliera e, eventualmente, affiancarvi una fisioterapia.

Come si fa la diagnosi?

Diagnosticare la nevralgia intercostale non è semplice.

Purtroppo, non esistono dei segnali clinici inequivocabili del fatto che i nervi intercostali siano irritati.

Quindi si fa quella che in gergo si chiama diagnosi per esclusione.

Per prima cosa, bisogna escludere qualsiasi altra causa del dolore. Il medico fa un esame obiettivo in cui spinge con la mano sulle aree doloranti per vedere se la pressione evoca il dolore.

Potrà chiedere di fare un respiro profondo o di compiere alcuni movimenti che coinvolgono la zona interessata.

Se una di queste prove causa dolore o fastidio, è molto probabile che si tratti proprio di una nevralgia intercostale.

Quando sono presenti altri sintomi, diventa opportuno approfondire con:

  • Visita neurologica
  • Esami strumentali, come radiografia toracica, ecografia, TAC o risonanza magnetica

Questi esami strumentali sono molto utili per ricercare eventuali lesioni sia di parete (muscoli, ossa) sia viscerali, così da poter identificare al meglio l’origine del dolore intercostale.

FUOCO DI SANT’ANTONIO

Il fuoco di Sant’Antonio non è altro che la riattivazione di un’infezione latente da virus Herpes Zoster. Può colpire soprattutto soggetti immunocompromessi e anziani.

Dolore intercostale: si può curare?

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La risposta è sì!

Ci sono diverse alternative terapeutiche per trattare la nevralgia intercostale, che spesso vengono combinate per ottenere il massimo beneficio dal trattamento.

La scelta è tra i rimedi da banco, la terapia farmacologica e altre tecniche per ridurre il dolore.

  • Rimedi naturali e farmaci da banco

I rimedi naturali e i farmaci da banco sono generalmente poco efficaci contro la nevralgia intercostale.

Questo perché il nervo decorre sotto la costola e i farmaci a uso topico fanno fatica a raggiungere bene quella sede.

Tuttavia, quando il dolore non è troppo forte, potresti provare con uno di questi rimedi:

  • Creme e cerotti per la pelle alla capsaicina, attiva contro il dolore
  • Lidocaina in gel o in cerotti, anestetico utile a ridurre la manifestazione dolorosa
  • Medicinali

La terapia farmacologica è rivolta, ancora una volta, contro il dolore.

In genere si prescrivono i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) per trattare le nevralgie più semplici e di breve durata.

Se Il dolore intercostale si protrae o, addirittura, diventa più intenso, bisogna intervenire alla radice. Sarà opportuno utilizzare farmaci che agiscono modulando la risposta nervosa.

A questo scopo vengono spesso usati gli antidepressivi, tra cui:

  • Amitriptilina
  • Imipramina
  • Duloxetina
  • Nortriptilina
  • Venlafaxina

Ti ricordo che l’uso di antidepressivi non ha lo scopo di curare una malattia psichiatrica come la depressione, ma soltanto quello di modulare la risposta nervosa dei nervi intercostali “iperattivi”.

Allo stesso scopo, possono essere prescritti dei farmaci antiepilettici, come:

  • Carbamazepina
  • Pregabalina
  • Oxcarbazepina
  • Gabapentina

Nei casi di dolore insopportabile, il medico potrà infine prescrivere dei farmaci oppioidi, in associazione con paracetamolo o aspirina.

Si tratta potentissimi antidolorifici, da utilizzare però con cautela perché tendono a instaurare molto rapidamente una dipendenza.

RICORDA

I farmaci oppioidi derivano dalla morfina. Sono i più potenti antidolorifici che abbiamo a disposizione. Tuttavia, sono rischiosi in dosi eccessive perché possono indurre depressione respiratoria.

  • Altre tecniche

Ci sono altri trattamenti che possono sostituire o affiancare i farmaci.

Puoi provare con una fisioterapia, ad esempio. Le soluzioni terapeutiche che la fisioterapia si propone di raggiungere sono modeste ma i risultati, nel caso di dolori di lieve-media entità, sono piuttosto buoni.

Esistono poi tutte le terapie “d’urto”, quelle mirate alla risoluzione di un dolore intercostale molto invalidante.

Alcuni esempi sono:

  • Blocco del nervo intercostale: tramite un’iniezione di anestetico locale e corticosteroidi, si va a ridurre l’infiammazione nervosa e a bloccare la trasmissione del dolore. Viene effettuata sotto guida radiografica e il blocco può durare anche per diversi mesi.
  • Iniezione epidurale toracica: iniezione di antinfiammatori direttamente al livello del canale vertebrale toracico.
  • Radiofrequenza pulsata: tecnica che utilizza elettrodi su aghi per ridurre il dolore da nevralgia intercostale. Il sollievo dal dolore è di breve durata.

Infine, citiamo alcuni tipi di terapia che si propongono di risolvere le cause della nevralgia, quando questa dipenda da problemi fisici o psicologici:

  • Terapia fisica (fisioterapia e TENS)
  • Terapia occupazionale
  • Terapia cognitivo-comportamentale
  • Tecniche di rilassamento
  • Palestra, per rinforzare i muscoli

Fonti: