Doxazosina: cos’è e a cosa serve?

Hai fatto visita al medico perché hai notato che hai la pressione un po’ alta oppure per difficoltà urinarie. Come spesso accade, ti è stato prescritto un farmaco: la doxazosina.

A questo punto le domande sono più che comprensibili.

La doxazosina a cosa serve? Come si usa? Fa male?

Cerchiamo di capire insieme che cosa fa questo farmaco e in quali condizioni patologiche può esserci davvero utile, senza dimenticarci di parlare delle precauzioni e degli effetti collaterali.

Cominciamo!

Qui di seguito ti presentiamo doxazosina:

Che cos’è la doxazosina?

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La doxazosina, nome commerciale Cardura, Benur e molti altri, fa parte dei farmaci chiamati alfa-bloccanti o alfa-litici.

I recettori alfa adrenergici sono dei recettori cellulari che legano le catecolamine: adrenalina e noradrenalina. Quando sono attivati, questi recettori rispondono generalmente facendo contrarre le cellule muscolari su cui sono distribuiti.

Si trovano sulla muscolatura liscia vascolare, dove provocano vasocostrizione e aumento della pressione arteriosa.

Sono diffusi anche sulle cellule muscolari intestinali, sui muscoli involontari dell’occhio, sulla muscolatura ghiandolare, vescicale, prostatica.

I farmaci alfa-litici contengono un principio attivo capace di legarsi ai recettori alfa adrenergici impedendo loro di svolgere le normali funzioni che abbiamo appena visto.

In pratica, li bloccano.

Ecco perché la doxazosina risulta così efficace nel combattere l’ipertensione arteriosa e l’ipertrofia prostatica benigna.

Il prezzo della doxazosina si aggira intorno ai 7€ per il farmaco generico (Sandoz).

FARMACI SIMILI

Prazosina, terazosina, alfuzosina sono anch’essi dei farmaci alfa-bloccanti litici come la doxazosina. Se hai manifestato allergia nei confronti di uno di questi farmaci, fallo presente al tuo medico prima di iniziare una terapia con doxazosina!


Per quali patologie è prescritta la doxazosina?

Le indicazioni della doxazosina sono essenzialmente due:

  • L’ipertrofia prostatica benigna
    • L’ipertensione arteriosa
  • Ipertrofia prostatica benigna (IPB)

Negli uomini sopra i 50 anni di età, l’ingrossamento della prostata è fisiologico con controlli medici di routine.

Si chiama ipertrofia prostatica benigna proprio perché non sottintende una patologia maligna alla base dell’aumento di dimensioni della ghiandola prostatica.

A volte le dimensioni della prostata possono diventare ragguardevoli, tanto da causare una sintomatologia caratteristica.

I sintomi del ingrossamento della prostata sono:

  • Minzione dolorosa
    • Aumento della frequenza urinaria
    • Urgenza minzionale
    • Gocciolamento dopo la minzione
    • Flusso urinario debole
    • Svuotamento incompleto della vescica

All’insorgenza della ipertrofia prostatica benigna concorre una iper-attivazione dei recettori alfa adrenergici.

Per questo motivo, la doxazosina (che ricordiamo essere un Alfa bloccante) viene usata da sola o in combinazione con altri farmaci per ridurre i sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna.

In particolare rilassa i muscoli della vescica e della prostata, migliorando la qualità della minzione.

  • Ipertensione arteriosa

L’ipertensione arteriosa è l’altra grande patologia che la doxazosina ci aiuta a tenere sotto controllo.

Il legame di adrenalina e noradrenalina con i recettori alfa-1 adrenergici presenti sulle cellule muscolari delle arterie, fa sì che queste si contraggano.

Se il lume dei vasi arteriosi si restringe, il flusso sanguigno si riduce e aumenta la pressione sanguigna.

La doxazosina agisce anche sulle cellule muscolari vascolari, riducendo la vasocostrizione e abbassando la pressione del sangue.

L’ipertensione è una patologia molto diffusa e, se non trattata, può provocare danni a tantissimi organi e apparati:

  • Cuore
    • Vasi sanguigni stessi
    • Reni
    • Ictus
    • Problemi alla vista…
    • … E molto altro.

Ecco perché la doxazosina può rivelarsi un alleato fondamentale nel trattamento di questa insidiosa patologia.

ATTENZIONE

Per curare l’ipertensione arteriosa bisogna innanzitutto applicare le giuste modifiche a dieta e stile di vita. Bisogna seguire una dieta a basso contenuto di grassi e di sale, fare almeno 30 minuti di esercizio fisico al giorno e smettere di fumare.


Come si usa la doxazosina?

La doxazosina è un farmaco che si assume come compressa.

Esistono compresse di doxazosina normali e a rilascio prolungato. Quelle a rilascio prolungato vengono utilizzate per il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna.

Il farmaco va assunto una volta al giorno, la mattina o la sera. Non è importante assumerla vicino o lontano dai pasti.

Le compresse vanno ingoiate intere e senza masticarle.

Il medico generalmente prescrive la doxazosina 2 mg nel dosaggio standard. È importante assumere il farmaco esattamente come prescritto dal medico e, se ti dimentichi qualche indicazione, basati su quanto scritto nel foglietto illustrativo.

Non eccedere mai nelle dosi, o potresti incorrere in spiacevoli effetti collaterali (che vedremo fra poco nel dettaglio).

È possibile che il medico inizi con una dose di doxazosina più bassa, per poi incrementare gradualmente la dosi ogni una o due settimane.

Possono occorrere settimane prima che il farmaco inizi a fare effetto. Non sospendere l’assunzione di doxazosina senza l’indicazione del medico.

E se dimentico di prendere una dose di doxazosina?

Se ti accorgi presto della dimenticanza, assumi la doxazosina anche fuori orario.

Tuttavia, se manca poco alla prossima assunzione del farmaco, ti conviene saltare e aspettare l’assunzione successiva. In questo modo eviterai con certezza un sovradosaggio del farmaco.


Doxazosina: precauzioni e controindicazioni

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Prima di intraprendere un trattamento con la doxazosina è importante prendere alcune precauzioni, così da evitare effetti indesiderati che possono essere anche gravi.

  • Informa il medico se hai avuto episodi di allergia durante il trattamento con doxazosina, prazosina, terazosina oppure ad alcuni ingredienti contenuti nelle compresse di doxazosina (leggi sempre il foglietto illustrativo).
  • Informa il medico su tutti gli altri farmaci, rimedi erboristici o integratori che stai assumendo. Alcuni di essi possono interferire con il metabolismo della doxazosina, aumentando negli effetti collaterali oppure riducendone l’efficacia. Alcuni di questi farmaci sono: sildenafil (trattamento della disfunzione erettile), ketoconazolo (antifungino), farmaci per l’HIV.
  • Avverti il medico se sei incinta, stai allattando oppure se resti incinta durante l’assunzione di doxazosina.
  • La doxazosina può essere sconsigliata se soffri di angina, pressione sanguigna bassa, stitichezza, sindrome dell’intestino corto.
  • Informa il medico se devi subire un intervento chirurgico o un intervento di odontoiatria. È importante informare i medici dell’assunzione di doxazosina in caso di intervento di cataratta, in quanto è coinvolta la pupilla.
  • Se hai più di 65 anni, la doxazosina non è il farmaco migliore per il trattamento della pressione alta. Questo perché è meno sicuro di altri farmaci di pari efficacia usati per trattare la stessa condizione.
  • La doxazosina può causare vertigini e sonnolenza, riducendo la capacità di guidare. Evita di guidare un auto o svolgere attività pericolose dopo 24 ore dalla prima assunzione di doxazosina o dopo aver aumentato la dose.
  • Doxazosina può causare vertigini e sensazione di svenimento quando ti alzi troppo velocemente dalla posizione sdraiata. Fai attenzione ad alzarti gradualmente dal letto durante il trattamento e, soprattutto, alla prima somministrazione e in seguito ad un aumento del dosaggio.

Quali sono gli effetti collaterali?

Gli effetti collaterali della doxazosina sono correlati alla sua attività alfa-bloccante.

I principali effetti collaterali sono:

  • Mal di testa
  • Gonfiore alle mani, piedi, caviglie e arti inferiori
  • Stanchezza e debolezza muscolare
  • Dolore muscolare o articolare
  • Rinorrea (naso che cola)
  • Problemi visivi
  • Riduzione della capacità sessuale

Questi erano gli effetti collaterali della doxazosina più comuni.

Si tratta perlopiù di fastidi, di condizioni da tenere sotto controllo ma che non impongono una sospensione della terapia, a meno che non siano particolarmente invalidanti.

Tuttavia, possono manifestarsi anche delle reazioni più gravi che, se compaiono, dovresti subito riportare al tuo medico:

  • Tachicardia
  • Battito cardiaco irregolare e cardiopalmo
  • Dolori al petto
  • Dispnea (fiato corto)
  • Orticaria
  • Erezione dolorosa è prolungata del pene

RICORDA

Se ti capita di sperimentare uno di questi effetti collaterali, non andare nel panico. Possono essere del tutto normali. Tuttavia, è sempre d’obbligo comunicarli al medico che saprà consigliarti come e se continuare con la terapia.


Doxazosina in gravidanza e allattamento

La doxazosina andrebbe sospesa in gravidanza.

Queste sono le indicazioni dell’AIFA: non perché ci siano dei danni comprovati a carico del feto causati dalla doxazosina, ma perché non ci sono studi adeguati che possono escludere rischi per il nascituro.

Tuttavia, se il medico lo ritiene necessario, il trattamento può essere mantenuto, dopo un’attenta valutazione clinica e soltanto se i benefici superano di gran lunga i rischi.

La doxazosina viene eliminata dal corpo anche attraverso il latte materno.

Se c’è bisogno di iniziare una terapia con doxazosina, bisogna sospendere l’allattamento al seno.


Fonti: