Novo Victoza nuove indicazioni: riduce il rischio cardiovascolare

Un recente studio eseguito da FDA attribuisce al farmaco Novo Nordisk Victoza nuova indicazione nel ridurre il rischio cardiovascolare nei pazienti con diabete mellito di tipo 2.

Il principio attivo Liraglutide, è già utilizzato nel controllo del diabete mellito di tipo 2 e nel trattamento dell’obesità e del sovrappeso.

La liraglutide: come funziona Victoza

La liraglutide, principio attivo del farmaco Novo Nordisk Victoza che ha ottenuto nuove indicazioni nel ridurre il rischio cardiovascolare, appartiene al gruppo degli incretino-mimetici.

La sua azione si esplica nel legame con il recettore intestinale del GLP-1 (Glucagon-like peptide 1), che viene normalmente attivato dopo ogni pasto, e stimola la secrezione di insulina da parte delle cellule beta pancreatiche, mentre sopprime quella del glucagone.

Questa azione si esplica in una riduzione della glicemia (gli zuccheri nel sangue) ed è per questo motivo che viene utilizzato nel trattamento del diabete insulino-privo e dell’obesità, associato a un’adeguata attività fisica.

Il GLP-1 è, tra le altre cose, un ormone che regola l’appetito e la sensazione di sazietà. Nella terapia all’obesità si sfrutta proprio la sua capacità di donare una sensazione di pienezza gastrica e di ridurre il senso di fame e il bisogno di consumare cibo.

Victoza riduce il rischio cardiovascolare: lo studio

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Lo studio LEADER, randomizzato e in doppio cieco, ha indagato l’efficacia della liraglutide nella riduzione del rischio su pazienti affetti da diabete di tipo 2 ad alto rischio cardiovascolare. I soggetti presi in esame avevano tutti dei livelli di emoglobina glicata del 7,0% ed un’eta superiore a 50 anni, con almeno un fattore dichiarato di rischio cardiovascolare (ipertensione, albuminuria, precedenti eventi cv).

I 9.340 partecipanti sono stati sottoposti ad una terapia che prevedeva l’utilizzo del trattamento ipoglicemizzante con Novo Victoza, associato a modifiche dello stile di vita e all’uso concomitante di farmaci ad azione protettiva nei confronti del sistema cardiovascolare. Ad una parte dei soggetti in esame è stata somministrata la liraglutide, all’altra un semplice placebo.

I risultati sono stati sbalorditivi: l’uso del Novo Victoza ha ridotto del 22% il rischio di morte cardiovascolare e ha ridotto gli eventi cv maggiori del 13% rispetto ai pazienti trattati con solo placebo. Ma non finisce qui, perché la liraglutide è risultata efficace nel ridurre anche il rischio di morte per qualsiasi causa fino al 15%.

Questo ha portato all’approvazione di una nuova indicazione nell’utilizzo di Novo Victoza per ridurre il rischio di eventi cardiovascolari maggiori, come infarto miocardico, ictus e morte cardiovascolare nella popolazione adulta e affetta da diabete di tipo 2, con malattia cardiovascolare precedentemente diagnosticata.

Lo studio, che era stato effettuato solo per dimostrare la sicurezza del farmaco nell’ambito del trattamento del diabete mellito di tipo 2, è servito invece per porre le basi a estendere le indicazioni al suo uso anche per ridurre gli eventi cardiovascolari maggiori.

Victoza: le nuove frontiere del farmaco

“È importante ora trovare più opzioni di trattamento che, come Novo Victoza, affrontano aspetti a lungo termine nella cura del diabete oltre alla riduzione della glicemia”. Queste, le parole di Steve Marso, uno dei dirigenti dello studio leader nel corso della conferenza stampa.

La malattia cardiovascolare è la principale causa di morte nei pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2 e, grazie alle nuove indicazioni approvate per Victoza, i medici avranno un’opzione di trattamento efficace nel trattamento dell’obesità, del diabete di tipo 2 e nella riduzione degli eventi cardiovascolari maggiori.

Ci si aspetta dunque che la ricerca continui a prodigarsi in questa direzione, allo scopo di trovare terapie sempre più efficaci nel controllo degli effetti a lungo termine della malattia diabetica.