Il carbone attivo sbianca i denti?

Negli ultimi anni sta andando molto di moda l’uso del carbone attivo per la nostra igiene orale.

Ormai siamo pieni di pubblicità di prodotti per l’igiene orale a base del carbone attivo. 

Veniamo continuamente bombardati dall’efficacia di questi prodotti, ma il carbone attivo sbianca i denti?

Funziona davvero?

È nocivo?

In questo articolo andremo a capire meglio di cosa stiamo parlando e soprattutto dell’effettiva efficacia del carbone attivo sullo sbiancamento dei nostri denti.

Iniziamo subito allora!

Il carbone attivo sbianca i denti?

dentifricio
Dentifricio

Il carbone attivo viene anche chiamato carbone vegetale ed è alla base di molti prodotti per l’igiene orale.

La sua particolarità è che tinge di nero i dentifrici, le paste e qualsiasi altro prodotto che lo contiene. Ciò ha anche aiutato il marketing di questa sostanza. Ma vediamo nel dettaglio cos’è e quanto è efficace.

Che cos’è il carbone attivo

Il carbone attivo, chiamato anche carbone vegetale, è una polvere di origine naturale.

Solitamente si tratta di una sostanza ricavata dal legno di pioppo, salice e betulla.

Questa polvere ha la capacità di legarsi e assorbire molte sostanze, in particolare quelle nocive. Sembrerebbe inoltre che il carbone attivo possegga benefici per l’igiene della cavità orale.

Inoltre il carbone vegetale rinvigorisce lo smalto e allevia il dolore in caso di gengive irritate.

In particolare il carbone attivo va a sbiancare il dente in modo meccanico. Di fatto si tratta di un prodotto abrasivo che consuma le parti ruvide del dente. Queste parti ruvide solitamente corrispondono alla placca e alle macchie superficiali.

Ad oggi non ci sono sufficienti studi scientifici affidabili che confermino la capacità del dentifricio al carbone attivo di sbiancare i denti e di combattere l’alitosi.

Ma come va applicato il carbone attivo?

Come si usa il carbone attivo

Come abbiamo già anticipato, esistono già dei dentifrici a base di carbone attivo. Questi si presentano come dentifrici neri che vanno usati come dei semplici dentifrici.

Ti consigliamo, in tal caso, di usare il dentifricio al carbone vegetale solo una volta al giorno. Da alternare quindi con l’uso di un normale dentifricio.

Per un risultato eccellente ad ogni modo il carbone attivo deve essere applicato in polvere.

Per un buon trattamento sbiancante è importante bagnare la testina dello spazzolino e intingerla leggermente nella polvere. Da qui si spazzolano i denti per 2 minuti strofinando leggermente, senza esagerare.

Lascia poi agire la polvere per un minuto. Non ti preoccupare se la tua bocca apparirà completamente nera: il carbone attivo sta operando il processo di sbiancamento dello smalto dentale.

Ci raccomandiamo di sputare e non ingoiare la saliva che si è accumulata in bocca.

Infine sciacqua più volte con abbondante acqua la bocca finché non sarà più rimasto alcun residuo di polvere.

Una volta effettuato questo trattamento, puoi applicare il dentifricio normale per la quotidiana pulizia dei denti.

Rischi del carbone attivo

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Carbone attivo per la nostra igiene orale

I pori del carbone attivo vanno a legarsi alle superfici ruvide dei denti, che spesso corrispondono alla placca o alle macchine superficiali. Da qui il carbone vegetale assorbirà le sostanze nocive dei denti.

Da qui ne esce la brillantezza del sorriso ed i denti più bianchi.

Ad ogni modo c’è da precisare che un uso prolungato del carbone attivo può recare più danni che benefici.

Lo stesso vale per uno sfregamento con lo spazzolino troppo energetico. Infatti si rischia di rovinare e danneggiare lo smalto dentale.

Infatti, come abbiamo già accennato, il carbone vegetale attivato è una sostanza abrasiva.

C’è da precisare che i prodotti presenti in commercio a base di carbone attivo, sono sempre accompagnati a sostanze naturali per il benessere del dente.

Date le sue proprietà, è importante che il carbone attivo non entri in contatto con la pelle e con gli occhi. Inoltre non va assolutamente utilizzato se possiedi apparecchi odontoiatrici fissi.

Infine è fondamentale tenerlo lontano dalla portata dei bambini e non ingerirlo.

La verità del carbone attivo

Il carbone attivo è una sostanza da un’alta capacità assorbente.

Infatti viene prescritto dai medici come rimedio naturale in caso di:

  • Gonfiore addominale
  • Cattiva digestione
  • Aerofagia
  • Avvelenamento da alcune sostanze

Grazie a questa sua capacità di assorbire, il carbone attivo può allontanare dallo smalto dentale tartaro, placca e altre sostanze che vanno a intaccare il dente.

Il parere degli esperti rimane comunque controverso.

Alcuni studi non hanno dimostrato l’efficacia dei prodotti per l’igiene orale a base di carbone attivo. Così come il suo potere sbiancante sembra non certo.

Inoltre molti dentisti sconsigliano l’uso prolungato di carbone attivo. Questo perché tale sostanza può rovinare lo strato naturale dello smalto dei denti. Inoltre può portare ad indebolimenti della struttura dei denti che possono scheggiarsi e rompersi con più facilità.

Per quanto riguarda la possibilità di sbiancare i denti è sempre meglio rivolgersi al proprio dentista o ad un personale medico specializzato.

Un rimedio casalingo sicuro possono essere le erbe come la salvia. Questa pianta favorisce lo sbiancamento dei denti in modo non aggressivo e naturale.

Conclusioni

In conclusione possiamo affermare che il carbone attivo possiede proprietà abrasive e assorbenti. Tali proprietà potrebbero aiutare a rimuovere placca ed altre sostanze nocive dal nostro cavo orale.

Ciò permetterebbe un aspetto più bianco e pulito della nostra bocca.

Nonostante ciò, le stesse proprietà rendono il carbone attivo pericoloso per un uso prolungato e continuato nel tempo. Infatti i denti possono risultare indeboliti per l’uso continuo di prodotti a base di carbone attivo.

Gli studi a riguardo sono ancora frammentari e per questo consigliamo un uso modico e responsabile del carbone vegetale attivato per l’igiene della bocca.


Fonti