Vitamina D per bimbi

Sappiamo benissimo quanto il giusto apporto vitaminico sia importante.

Specialmente per i bambini assumere una sufficiente quantità vitaminica è essenziale per lo sviluppo e la crescita.

In questo articolo ci concentreremo sul ruolo della vitamina D per bimbi. A cosa serve? Quali sono le dosi consigliate?

Vitamina D per bimbi

Qui di seguito ti presentiamo la vitamina D per bimbi:

A cosa serve la vitamina D?

Vitamina D per bimbi

La vitamina D è una vitamina liposolubile che viene accumulata nel fegato. Le due forme presenti in natura possono essere una assunta con il cibo e l’altra sintetizzata dal nostro organismo.

Principalmente la vitamina D regola il metabolismo del calcio, aiutando a fissarlo nelle ossa. Il suo ruolo principale è quindi quello della calcificazione delle ossa.

Oltre a questo la vitamina D è essenziale per l’omeostasi del calcio e del fosfato. Infatti favorisce l’assorbimento di questi due elementi a livello intestinale.

Infine la vitamina D è utile nel riassorbimento renale del calcio e del fosforo, a livello del tubulo contorto prossimale.

Le quantità di vitamina D necessarie per il nostro corpo sono estremamente piccole. Per questo motivo non ci si riferisce ai grammi o milligrammi necessari.

L’unità di misura della vitamina D è l’unità internazionale. 1000 unità internazionali corrispondono a circa 250 microgrammi di vitamina D, chiamata anche colecalciferolo.

Fonti naturali di vitamina D

Fonti naturali di vitamina D

Gli alimenti che contengono alte concentrazioni di vitamina D sono effettivamente pochi. Alcuni esempi possono essere:

  • Trota
  • Salmone
  • Alcuni tipi di tuorlo d’uovo
  • Latte fortificato

Proprio perché sono pochi i cibi con sufficienti dosi di vitamina D, assumerne abbastanza può risultare difficoltoso.

C’è da dire che l’esposizione al sole aiuta a produrre vitamina D. ad ogni modo ad oggi non sappiamo ancora quanta esposizione sia necessaria per mantenere livelli buoni di vitamina D negli adulti e nei bambini.

Inoltre l’esposizione al sole può essere compromessa o influenzata da diversi fattori:

  • Periodo dell’anno
  • Tempo climatico
  • L’uso di protezioni solari
  • Pigmentazione della pelle

Tutti questi fattori impattano sull’esposizione dei raggi UV necessari per la sintesi di vitamina D.

Diversi studi infatti dimostrano che i bambini con un colore della pelle più scuro e che vivono in climi più freddi sono più predisposti ad avere bassi livelli di vitamina D.

Quali sono i rischi legati alla carenza di vitamina D nei bambini?

Quali sono i rischi legati alla carenza di vitamina D nei bambini

La concentrazione di vitamina D può essere facilmente analizzata tramite un campione di sangue.

Come per gli adulti, anche per i bambini una concentrazione sotto ai 20 ng per ml risulta in una deficienza di vitamina D.

Mentre valori dai 21 ai 29 mg su ml sono comunque considerati insufficienti.

È dai 30 mg su ml in su che possiamo considerare la presenza di vitamina D nel corpo più che sufficiente.

Un problema della deficienza della vitamina D è che i sintomi non si mostrano finché non si ha una grave insufficienza. Inoltre i sintomi sono spesso aspecifici e per questo risulta difficoltosa la diagnosi.

Segnali e sintomi di una carenza di vitamina D

  • Neonati e bambini piccoli

La carenza di vitamina D risulta essere comune negli infanti di tutto il mondo. Parliamo di una percentuale che si attesta tra il 2,7 e il 45%.

In particolare i bambini fino ai due anni di età sono più predisposti a sviluppare questa insufficienza. Ciò avviene perché generalmente vengono molto poco esposti alla luce del sole, rispetto agli adulti.

Inoltre per i neonati che si alimentano solo attraverso il latte materno il quantitativo di vitamina D non è sufficiente. Per questo è importante integrare con latti fortificati.

Si consiglia quindi un apporto di vitamina D pari a 400 IU al giorno per i neonati e i bambini piccoli.

Una carenza di vitamina D nei bambini piccoli può causare:

  • Convulsioni dovute a bassi livelli di calcio
  • Deficit della crescita
  • Irritabilità
  • Letargia
  • Debolezza muscolare
  • Predisposizione alle infezioni delle vie respiratorie

Inoltre una grave carenza di vitamina D può portare al rachitismo.

Questa malattia è caratterizzata da una crescita anormale delle ossa con deformità delle articolazioni. Il rachitismo colpisce principalmente i neonati dai 6 ai 23 mesi e gli adolescenti dai 12 ai 15 anni.

Il rachitismo causa quindi dei difetti di mineralizzazione o calcificazione delle ossa.

Nei bambini ciò comporta una chiusura errata del piatto epifisario, portando perciò alla deformazione ossea.

  • Bambini e adolescenti

I livelli di vitamina D nei bambini e negli adolescenti variano molto, come per gli adulti, nelle varie zone del mondo.

Ad ogni modo diversi studi stimano che circa il 15% dei bambini da 1 a 11 e il 14% degli adolescenti da 12 a 19 anni soffrano di carenza di vitamina D.

Nello specifico sembra che i bambini e gli adolescenti in sovrappeso o con obesità sono predisposti ad essere deficienti in tale vitamina, se rapportati ai bambini e adolescenti normopeso.

Nei bambini la carenza di vitamina D si presenta con:

  • Irritabilità
  • Difficoltà di apprendimento
  • Fratture ossee
  • Crescita lenta
  • Dolori muscolari

Solitamente questi sintomi sono molto più evidenti nei bambini rispetto agli adolescenti. Infatti quest’ultimi tendono ad avere sintomi blandi o risultano essere del tutto asintomatici.

Ad esempio gli adolescenti potrebbero accusare dolori alle articolazioni, alle ginocchia o ai fianchi. Inoltre potrebbero provare dolore quando salgono le scale, corrono o fanno gli squat.

Solitamente il dolore non si irradia ed è accompagnato da fragilità ossea.

Se la carenza passa inosservata gli adolescenti potrebbero andare incontro a demineralizzazione e fratture, convulsioni e danni cardiaci.

Inoltre, siccome molti dei sintomi della deficienza sono irritabilità e letargia, spesso per gli adolescenti tale problematica viene confusa con depressione o fibromialgia.

Negli adolescenti, oltre al rachitismo, una grave deficienza può portare all’osteomalacia.

Quest’ultima risulta essere un ammorbidimento del tessuto osseo dopo la chiusura delle placche di accrescimento.

Queste placche si chiudono solitamente tra i 13 e i 15 anni di età nelle ragazze a tra i 15 e i 17 anni di età nei ragazzi.

Ciò significa che entrambe le malattie possono manifestarsi in momenti diversi a seconda del percorso di crescita dell’adolescente.

Vitamina D: dosaggio nei bambini

Vitamina D dosaggio nei bambini

Il trattamento di integrazione della vitamina D dipende dall’età. Perciò i neonati necessitano di dosaggi diversi dei bambini e degli adolescenti.

Sarà il pediatra o il medico di famiglia a determinare il protocollo più adatto per il trattamento nella carenza di tale vitamina. Infatti ciò dipenderà da:

  • L’età
  • La condizione clinica del pazienza
  • La gravità della carenza

Neonati

In particolare nei neonati, ossia per tutti quei bambini fino a 3 mesi di età sono raccomandate 2000 IU.

Queste corrispondono a circa 50mcg al giorno e devono essere assunti per via orale giornalmente per almeno 3 mesi.

Per gli infanti tra i 3 mesi e i 12 mesi di età sono raccomandate le stesse unità precedentemente descritte per 3 mesi da prendere tutti i giorni. In alternativa, però, è possibile dare una singola dose di 50’000 unità equivalenti a circa 1250 microgrammi.

Una volta normalizzati i livelli di vitamina D è consigliabile continuare il trattamento con dosi di 400 IU quotidiane.

Bambini di 1 anno o più

Per quanto riguarda i bambini più grandi, abbiamo un’ulteriore suddivisione di fascia d’età.

Per i bambini da 1 anno a 12 anni sono raccomandate dalle 3000 alle 6000 UI da assumere quotidianamente per 3 mesi. Ciò significa un apporto di circa 75-150 microgrammi al giorno di vitamina D.

In alternativa è possibile l’assunzione di una singola dose di 150’000 IU che corrispondono a circa 3750 microgrammi.

Per gli adolescenti, ossia dai 12 ai 19 anni, sono raccomandate 6000 unità, pari a 150 microgrammi, giornaliere per un trattamento di 3 mesi. 

In alternativa è possibile assumere 300’000 unità internazionali che corrispondono a 75000 microgrammi in una volta sola.

Una volta che sono stati normalizzati i livelli di vitamina D è consigliabile ricevere una dose di 600 IU giornalmente.

Cosa succede se si assume troppa vitamina D?

Cosa succede se si assume troppa vitamina D

Nonostante i suoi indiscussi benefici, è importante non eccedere nel dosaggio di assunzione della vitamina D.

Come abbiamo già anticipato, la vitamina D è liposolubile e può immagazzinarsi nel fegato. Un eccesso vitaminico può portare ad un’ipervitaminosi. Questa è una condizione morbosa che genera intossicazione nell’organismo.

I danni alla salute per eccesso di vitamina D dipendono dal quantitativo eccedente di vitamina assunta.

Alcuni studi affermano che un’assunzione di vitamina D di 250 microgrammi al giorno continuati può causare fenomeni sia acuti sia cronici.

Un’alta concentrazione di vitamina D nel corpo può causare:

  • Diarrea
  • Nausea
  • Poliuria, ossia abbondante quantità di pipì associata ad alta frequenza di minzione
  • Calcificazione del tessuti molli
  • Ipercalcemia, ovvero una concentrazione troppo alta di calcio nel sangue
  • Ipercalciuria, cioè una concentrazione troppo alta di calcio nelle urine

Tali manifestazioni cliniche possono causare un indebolimento dello scheletro e danneggiare alcuni organi come il cuore e i reni.


Conclusioni

In conclusione possiamo affermare che la vitamina D gioca un ruolo cruciale nello sviluppo scheletrico e muscolare dei bambini e degli adolescenti.

È altresì importante riconoscere il tipo di carenza da vitamina D. questo perché le dosi di integrazioni variano a seconda dell’età e del livello della vitamina nel sangue.

Ciò non toglie che anche la vitamina D può possedere le sue tossicità se assunta in maniera eccessiva.

Per questo è importante rivolgersi sempre al pediatra o al tuo medico curante per il giusto trattamento per la vitamina D.


Fonti