Omega 3 come antinfiammatorio: come agisce?

Gli omega 3 vengono molto spesso nominati ultimamente. In particolare sono decantati per le loro ottime proprietà.

Ne avrai sicuramente sentito parlare in ambito nutrizionale. Di sovente sono anche consigliati sotto forma di integratori alimentari.

A volte, però, si può entrare in confusione con le diverse informazioni che circolano sul web.

Cerchiamo allora di capire cosa sono questi omega 3 e perché sono raccomandati.

Sono utili gli omega 3 come antinfiammatorio?

Vediamo insieme le loro proprietà e il loro utilizzo!

Jessica

La parola dell’esperto Jessica Dovicchi:

Sicuramente hai già sentito parlare dei numerosi benefici degli omega 3. Ottimi per la salute del cuore e del sistema nervoso, hanno anche proprietà antinfiammatorie. Ma come agiscono per contrastare l’infiammazione?

Gli omega 3 non agiscono direttamente contro l’infiammazione. Fanno però aumentare la produzione di eicosanoidi, molecole antinfiammatorie.

A determinare  lo stato infiammatorio del nostro organismo contribuisce per una buona parte il rapporto tra omega 3 e omega 6. Molti omega 6, presenti nelle carni rosse e nei latticini, infatti, stimolano la produzione di citochine pro-infiammatorie.

Non è importante quindi quanti omega 3 (EPA o DHA) introduci nella tua dieta, ma in che rapporto sono tra loro queste due classi di acidi grassi.

Ritrovare il giusto equilibrio tra omega 3 ed omega 6 (rapporto 1 : 4) è quindi fondamentale per mantenere un corretto stato di salute e contribuisce a ridurre lo stato infiammatorio.

Gli omega 3 come antinfiammatorio

Gli omega 3 sono acidi grassi essenziali.

Questo significa che il nostro organismo non è in grado di produrli. Perciò possono essere assunti solo attraverso la dieta.

Sono essenziali perché questi grassi svolgono funzioni importanti nei processi infiammatori del nostro organismo.

Vediamo allora come possono venire in nostro aiuto.

Qui di seguito ti presentiamo gli omega 3 come antinfiammatorio:

Può l’olio di pesce combattere l’infiammazione?

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L’olio di pesce è sicuramente l’alimento più ricco di omega 3, assieme ai semi di lino.

Il contenuto di omega 3 nell’olio di pesce sembra correlato a dei benefici per la salute cardiovascolare.

Una ricerca dell’American Heart Association ha dimostrato che gli integratori con una specifica composizione di omega 3 hanno un potere antinfiammatorio.

Questa loro caratteristica è dovuta alla capacità di aumentare la concentrazione di specifiche molecole.

Queste molecole si chiamano mediatori dell’infiammazione. Questi mediatori regolano specifici componenti sanguigni implicati nel processo infiammatorio.

Queste molecole sono state utilizzate come biomarcatori. Si è andato a valutare poi la loro azione verso i globuli bianchi, in associazione all’assunzione di omega 3.

I risultati sono stati molto buoni. Hanno mostrato come gli omega 3 possano aumentare il livello di mediatori antinfiammatori nelle 24 ore successive alla loro assunzione.

Lo studio non dimostra ancora la loro correlazione nella battaglia contro le malattie cardiovascolari. Per quanto abbiano un’attività antiaggregante piastrinica.

Aiuta inoltre a rinforzare i macrofagi, ossia le cellule deputate alla distruzione di batteri ed eliminazione delle cellule morte.

Inoltre le stesse molecole possono avere un ruolo nella rigenerazione tissutale.

Un altro studio effettuato dal Dottor Deepak L. Bhatt ha valutato l’efficacia degli omega 3.

Sembra infatti che l’icosapent etile, un omega 3, riduca la possibilità di infarto e ischemia cardiaca. Si riduce così la mortalità in pazienti affetti da cardiopatie. Gli stessi risultati non si evidenziano però con l’uso di meri integratori.

Un altro studio del 2017 afferma che, sebbene gli omega 3 non aiutino alla prevenzione di malattie cardiovascolari, gli integratori possono aiutare a ridurre la mortalità da infarto.

È importante ricordare che, oltre agli integratori a base di omega 3, esistono altre possibilità di trattamento per le malattie cardiovascolari.

È quindi fondamentale rivolgersi sempre al proprio medico di base. Così è possibile applicare un trattamento a 360 gradi a base di medicinali come le statine, dieta adeguata e attività fisica.


L’olio di pesce arricchito aumenta i mediatori antinfiammatori

Come abbiamo già detto, l’organismo sfrutta gli omega 3 per la produzione di mediatori antinfiammatori.

Sebbene questa correlazione sia più che nota, non è altrettanto nota la correlazione tra l’assunzione di integratori a base di omega 3 e l’aumento della produzione di tali mediatori antinfiammatori.

Un team dell’università Queen Mary di Londra ha così effettuato uno studio.

Lo studio è stato eseguito in doppio cieco con dei placebo. Questo significa che né i volontari, né i ricercatori sapevano chi avesse assunto il placebo e chi no.

Ai partecipanti sono stati dati o tre diverse dosi di omega 3 oppure il placebo. I ricercatori hanno poi analizzato il loro sangue.

I volontari si sono fatti prelevare il sangue dopo 2, 4, 6 e 24 ore dall’assunzione dell’integratore (o del placebo).

I risultati sono stati soddisfacenti!

È stato dimostrato che nei volontari che hanno assunto gli oemga 3 c’è stato un aumento della concentrazione degli SPM.

Gli SPM sono molecole sintetizzate a partire dagli omega 3. Il loro ruolo è quello di risolvere l’infiammazione, comportandosi da antinfiammatori.

Gli SPM sono:

  • Resolvine
  • Protectine
  • Maresine

E svolgono un’azione analgesica, immunoregolatoria e difensiva.

Lo studio ha anche mostrato una dose-dipendenza dell’aumento dei livelli sanguigni di questi mediatori.

Ma perché è così importante valutare la concentrazione di questi mediatori?

L’infiammazione è una risposta del nostro organismo. Un agente patogeno agisce e il nostro corpo reagisce tramite l’infiammazione.

Ma allora perché è importante amplificare l’effetto antinfiammatorio?

L’infiammazione è un processo importante ed utile per il nostro organismo. Il problema nasce quando questo cronicizza.

Diverse malattie derivano da una cronicizzazione del processo infiammatorio. Quando accade, allora l’infiammazione danneggia e distrugge le cellule del nostro organismo.

Ed è lì che i mediatori antinfiammatori, come quelli indotti dagli omega 3, giocano un ruolo cruciale.

Le malattie croniche a cui facciamo riferimento sono:

  • Cardiopatie croniche
  • Ipertensione
  • Artrite reumatoide
  • Psoriasi

Presta attenzione agli integratori non notificati!

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Gli integratori non notificati sono integratori che non possono essere commercializzati in Italia. Questo non significa che siano illegali.

Semplicemente questi integratori contengono dosi eccessive dei vari componenti. Inoltre contengono componenti non considerati dal Ministero della Salute attendibili.

Uno studio del 2019 ha mostrato come prescrizioni medicinali contenenti EPA possano ridurre la mortalità da infarto in persone che soffrono di cardiopatie.

Gli EPA sono acidi grassi omega 3 di cui l’olio di pesce ne è ricco. Ma ciò non significa che gli integratori ricchi di questi acidi svolgano la loro funzione antinfiammatoria.

Gli studi per ora effettuati sono avvenuti su preparazioni medicinali contenenti integratori agli omega 3.

Gli integratori alimentari ricchi di omega 3 non sono ancora stati studiati sufficientemente. Gli studi per ora effettuati sembrano confermare una leggera minore incidenza di mortalità da infarto per chi ne fa uso.

Non sono però ancora stati effettuati studi più mirati ad una popolazione con più di 45 anni e con malattie infiammatorie croniche.

Queste persone hanno livelli minori di mediatori antinfiammatori nel circolo sanguigno. A seguito di una ipofunzionalità dei meccanismi che li producono.

Nei prossimi studi è importante tener conto di questo fattore. Questo perché tali pazienti potrebbero non essere in grado di produrre a partire dagli omega 3 tali mediatori.


Fonti